Mi sono ricordata allora che oggi, 22 maggio, si festeggia Santa Rita da Cascia ed è usanza andare in chiesa e far benedire mazzi di rose.
Una volta in studio mi sono documentata e ho scoperto una storia bellissima che non conoscevo.
Rita era una giovane di Cascia che andò sposa per volere degli anziani genitori, ad un uomo dal carattere duro e irascibile.
Da quella unione nacquero due figli maschi.
Rita fu amorevole e paziente e col tempo riusci ad addolcire il carattere del marito.
Tuttavia molti erano coloro che ancora lo odiavano ed una notte l'uomo venne assassinato.
L'umile Rita pregò il Signore perchè perdonasse gli assassini del marito ma i suoi due figli, di perdonare non ne vollero sapere e giurarono di vendicarsi degli assassini del loro padre.
Rita allora pregò il Signore affinchè le togliesse anche i figli piuttosto di vederli macchiarsi di altro sangue.
I ragazzi si ammalarono e ben presto morirono.
Rita rimasta vedova voleva entrare in Convento ma fu rifiutata.
Allora pregò ancora i suoi santi protettori e si racconta che San Nicola, Sant'Agostino e San Giovanni Battista la sollevarono e la portarono nel Coro.
Ormai consacrata, sul letto di morte Rita chiese che le fossero portati fichi e rose.
Da allora la rosa è il suo simbolo e lei stessa è la Santa dei Miracoli Impossibili...
Eccovi una storia bellissima e una panoramica delle rose nelle giornate della mia vita...
Pensa,cara Katia, che a Cascia c'e ancora il doserò di S.Rita, germogliato grazie all'umilta e la sua perseveranza.Si racconta infatti che la Santa aveva chiesto più volte di poter ammirare le rose nel suo convento ma la superiora per mettere alla prova le sue doti le diede un bastone di legno dicendole di dargli da bere ogni giorno. Fu così che nacquero le rose e lei detta la Santa delle cose impossibili. Grazie per avermi riportato alla memoria questi fatti. Un abbraccio Ire
RispondiEliminaDavvero? Programmerò una gita a Cascia e andrò a vederlo. Grazie del bel suggerimento!
EliminaRoseto
RispondiEliminaCosa volevi dire?
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