In questi giorni si celebra la Festa della Mamma.
Vi ricordate le nostre mamme quando eravamo piccole?
Le mamme dei nostri tempi le ricordo a scuola con la borsetta in mano, gonne al ginocchio e perle al collo, che aspettavano serie di entrare a colloquio dai professori.
Poi a casa cucinavano, mettendosi il grembiule sul vestito e indossando pantofole un po' rialzate, con la messa in piega appena fatta e piena di lacca.
Ricordo che andavo spesso a studiare a casa di una compagna di classe e sua madre, dolce e sorridente, ci portava il caffè.
Era bionda, un po' robusta, con un sorriso impreziosito da un rossetto rosa perlato che mi piaceva tantissimo.
Ne ricordo un'altra, la super mamma del liceo, madre di un caro amico, che arrivava a scuola con la coda di cavallo, gli occhiali quadrati anni '70 e i pantaloni a zampa: tutti correvano a guardarla.
Bellissima.
Un'altra ancora andava a lavorare a piedi e talvolta la incontravo mentre camminava nella neve avvolta in una sciarpa, con il bel viso arrossato dal vento freddo degli inverni montanari.
Aveva sempre un sorriso per tutti: sua figlia è un' amica carissima.
Poi ne ho nel cuore un'altra che forse era quella più dolce: minuta, forte, silenziosa, con dentro una grande serenità.
Mi trasmetteva un senso di pacata autorevolezza e sebbene sorridesse sempre, ti leggeva dentro.
Sua figlia, altra mia grande amica, è uguale.
E veniamo a te mamma.
Quante cose non ti ho detto? Sapevi che la tua testolina piccola e bianca mi fa tenerezza?
Sapevi che quando sono con te mi sento ancora quella bambina che hai consegnato alla vita un giorno di un maggio lontano e che hai amato di un amore fatto di poche carezze e tanti sacrifici?
Spesso mi sei mancata e spesso non capivo i tuoi silenzi, la distanza tra noi, la severità nell'educarmi.
Ho ereditato da te la passione per i bei vestiti, il gusto per le cose belle, ma non la tua forza mamma.
Perché io me ne andai da te per cercare la mia strada lontano e tu hai lasciato fare.
Ma se penso a uno dei miei figli che possa fare la stessa scelta, mi si piegano le gambe.
Siamo mamme tanto brave, belle, colte, intelligenti, oggi...Viaggiamo , conosciamo le lingue, sediamo su poltrone importanti...ma non c'è neanche paragone con quelle querce che eravate voi.
Chissà se i nostri figli ci percepiscono " mamme "....come noi percepivamo le nostre " mamme"....Se gli trasmettiamo amore, forza e fermezza, come facevano loro?
Dibattito aperto...
Intanto godetevi le foto di un outfit volutamente ispirato alle figure predette, con un tocco di voluta castigatezza e delicata nostalgia...
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These days we celebrate Mother's Day .
Do you remember our mothers when we were little ?
The mothers of our times to remember at school with her bag in hand, knee-length skirts and pearls at the neck, waiting to enter a series of talks by professors .
Then cook at home , putting the apron on the dress and wearing slippers, a little ' raised , with styling freshly made and full of hairspray .
I remember that I often went to study at the home of a classmate and her mother, sweet and smiling, brought us coffee.
She was blonde , a little ' robust , with a smile embellished with a pearl pink lipstick that I liked a lot.
I remember another , the super mom in high school , the mother of a dear friend, who came to school with a ponytail, square glasses and 70s flared trousers : they all ran to her.
Beautiful.
Yet another way to work in feet and sometimes met while walking in the snow , wrapped in a scarf, with her beautiful face reddened by the cold wind of winter mountaineers .
He always had a smile for everyone: her daughter is a ' close friend .
Then I have another in the heart that maybe it was the sweetest : petite , strong, quiet, with a great serenity inside .
I conveyed a sense of quiet authority and always smiled though , you could read inside .
His daughter, my other friend is the same.
And now we come to you mom.
How many things have not told you ? Did you know that your little head small and white makes me tenderness ?
Did you know that when I'm with you I'm still that little girl you brought to life one day in May a distance and that you loved with a love that only a few caresses and many sacrifices ?
Often I miss you and often do not understand your silence, the distance between us , severity nell'educarmi .
I have inherited from your passion for beautiful clothes , the taste for the finer things , but do not force your mom.
Why am I left you trying to find my way away and you have left to do .
But if I think of one of my children who can make the same choice , I bend my legs.
We are moms so brave, beautiful, educated , intelligent , today ... We travel , we know the languages, sit on armchairs important ... but there is also no comparison with those oaks that was you .
I wonder if our children perceive us " moms " .... we perceived it as our " moms " .... If we send love, strength and firmness, as they did ?
Open discussion ...
Meanwhile, enjoy the photos of an outfit deliberately inspired by the aforementioned figures , with a touch of gentle nostalgia ... and wanted castigatezza
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