Oggi ho dedicato il mio pomeriggio ad una gita dal contenuto culturale ed affettivo.
Mi sono recata a Luco Dei Marsi, paese pittoresco arroccato sulla montagna che scende fino ai margini della piana del Fucino.
Volevo visitare l'antico palazzo di mio nonno, il notaio Don Quirino Ercole, risalente al secolo XVII, che si erige maestoso sopra ai ripidi vicoli e ai terrazzi fioriti.
Non ho mai conosciuto mio nonno ma da sempre ne sento parlare e lo potrei descrivere nei minimi particolari.
Dovete sapere che in questa casa fu ospitato Gabriele D'Annunzio, poeta Vate, il quale soggiornò nelle sue stanze alcuni giorni per assistere alla Festa dello Spirito Santo.
Il Poeta fu particolarmente affascinato dal clima folkloristico di quei giorni, anche perché ricorreva la Panarda, una antica festa abruzzese.
Questa tradizione risale al '500 e consiste nell'allestimento di un pantagruelico banchetto, in cui gli ospiti vengono rifocillati con decine di pietanze che devono essere tutte gustate, pena l'offesa del padrone di casa.
La Panarda durava molti giorni e veniva interrotta solo dalle veglie di preghiera dedicate a Sant' Antonio Abate.
I festeggiamenti in onore del Santo proseguivano poi con la Processione, la benedizione degli animali, fino all'inizio del Carnevale, che vedeva e vede ancora oggi, l'esibizione di maschere locali che si contrappongono nei due tipi dei Brutti e dei Belli.
I Brutti indossavano abiti scuri e grotteschi ricoperti di campanacci, mentre i Belli sono vestiti ancora oggi di bianco e portano cappelli ornati di fiori e nastri.
Gabriele D'Annunzio volle lasciare una testimonianza scritta di questo soggiorno e scrisse un biglietto a mio nonno, su carta da lettere con il timbro di Fiume, che recita così:
" Caro Don Ercole, è bellissimo il ricordo delle trascorse ore a Luco. Nardelli mi aveva anticipato tutto sulla festosa Panarda. Grazie. Gabriele D'Annunzio."
Il 25 Maggio scorso, alla presenza delle autorità locali e di nostri zii e cugini, è stata apposta una targa commemorativa dell'evento sul Palazzo Ercole su cui è scritto:
Palazzo Ercole, sede della Guardia Regia, ha ospitato nelle sue stanze B. Croce e G. D'Annunzio.
Oggi ho alzato gli occhi verso lo stemma che sormonta il portone della casa e ho visto raffigurata una mano che stringe quella che sembra una rosa.
Nel silenzio dell'antico vicolo ho chiuso gli occhi immaginando i fasti della casa, l'ingresso delle carrozze, mio nonno, mio padre e i miei zii ancora bambini.
Voci, occhi, sorrisi che non ci sono più da tempo.
Ho accarezzato il muro e sono scesa lungo i gradini del vicolo.
" Sono io quella rosa, nonno, stringimi forte..." ho pensato correndo.
Today I spent my afternoon with an excursion to the cultural content and emotional level.
I went to Luco Dei Marsi, picturesque village perched on the mountain down to the edge of the Fucino.I
wanted to visit the ancient palace of my grandfather, the notary Don
Quirino Hercules, dating from the seventeenth century, which rises
majestically above the steep alleys and flowered terraces. I never knew my grandfather, but always I've heard and I could describe in detail. You
should know that this house was hosted Gabriele D'Annunzio, poet poet,
who stayed in her room a few days to attend the Feast of the Holy
Spirit. The
Poet was particularly fascinated by the weather folk of those days,
because the Panarda recurred, an ancient festival of Abruzzo. This
tradition dates back to 500 and consists in setting up a gargantuan
banquet, where guests are refreshed with do
zens of items that should be
all enjoy, otherwise the offense of the landlord.
The Panarda lasted several days and was interrupted only by prayer vigils dedicated to Sant 'Antonio Abate. The
festivities in honor of the saint continued then with procession,
blessing of the animals, until the beginning of Carnival, which saw and
still see today, the performance of local masks that contrast in the two
types of Ugly and Beautiful. The
Ugly wore dark clothes and grotesque covered with bells, while Belli
are dressed in white and still bring hats adorned with flowers and
ribbons. Gabriele
D'Annunzio wanted to leave a written record of this living room and
wrote a note to my grandfather, on notepaper with the stamp of Fiume,
which says: "Dear
Don Ercole, it's beautiful memories of hours spent in Luco. Nardelli I
had anticipated everything about the festive Panarda. Thank you.
Gabriele D'Annunzio." On
May 25 last, in the presence of local authorities and our uncles and
cousins was a plaque commemorating the event on Palace Hercules on
which is written: Hercules Palace, home of the Royal Guard, hosted in his chambers B. Cross and G. D'Annunzio. Today I looked up toward the crest that surmounts the door of the house and saw depicted a hand holding what looks like a rose. In
the silence of the ancient alley I closed my eyes imagining the
splendor of the house, the entrance of the coaches, my grandfather, my
father and my uncles still children. Voices, eyes, smiles that there are no more for some time. I stroked the wall and fell down the steps of the alley.
"I'm the one pink, grandfather, hold me tight ..." I thought about running.